Editoriali
Viaggiare gratis... si, ma a quale prezzo? - 05/07/18
In seguito alle ultime proposte formulate, sia operative sia futuribili, riguardanti l'offerta di AMT, sentire parlare di servizio gratuito, quando il servizio offerto è ormai ai limiti della più sconcertante inadeguatezza, suona veramente come una beffa per non dire presa in giro.
Con l'entrata in vigore dell'orario estivo, dal 18 giugno è stato apportato un taglio medio delle corse del 3% nei giorni feriali, praticamente invariato il sabato (ma evidentemente era proprio dura riuscire a fare peggio) e fino al 25% nei giorni festivi!
In pratica nei giorni festivi la frequenza media di transito delle linee si attesta intorno ai 15-20 minuti anche per linee di forza come il 18 per cui i tempi di attesa alle fermate sprovviste di paline elettroniche possono diventare molto disagevoli nelle ore più calde, soprattutto per le persone anziane che mediamente non sono neanche dotate dell'app per monitorare i transiti.
Non solo, ma sempre parlando del 18, il servizio è svolto quasi integralmente con i bus da 12 metri anziché con gli snodati da 18 con conseguente peggioramento della permanenza a bordo anche perché l'aria condizionata è un "lusso" che evidentemente in AMT non si possono permettere. Ma del resto, cosa pretendiamo, visto che tra le vetture che circolano di più anche d'estate ci sono sempre le "splendide" Bredabus 2001.10 LL (le mitiche 43 per gli appassionati) con un'età media che sfiora i 28 anni!
Chiaramente il sovrautilizzo di vetture da 12 metri sulle linee che dovrebbero essere gestito con i 18 metri comporta un effetto collaterale a cascata su tutte le altre linee che sono così servite con mezzi di taglia inferiore a quella ragionevolmente prevista. Ed è proprio questa una delle tante e incomprensibili incoerenze di AMT: da un lato vengono ridotte le corse e dall'altro non ci sono mai abbastanza mezzi adeguati per coprire il corretto fabbisogno delle linee.
In buona sostanza, visto il perdurare di queste scandalose condizioni, i continui disagi che gli utenti devono subire e l'inaccettabile servizio offerto, l'unico obbiettivo raggiunto da AMT è quello di disincentivare l'uso del mezzo pubblico a favore di quello privato. Chi può permetterselo di sicuro non prende minimamente in considerazione l'uso del mezzo pubblico (cosa vogliamo dire della metropolitana anch'essa con orari ridicoli e frequenza delle corse sugli 8-10 minuti nelle ore di punta, per non parlare del decantato prolungamento di servizio serale con un treno ogni 20 minuti?) neanche se dovesse diventare gratuito proprio perché non è assolutamente attraente e conveniente, sia in termini di tempo sia di comfort.
Cambiano le giunte ma gli effetti sulla gestione di AMT non si vedono mai e l'unico reale dato inconfutabile è quello del completo scollamento tra chi gestisce il servizio e quelle che dovrebbero essere le linee guida per un rilancio non solo del trasporto pubblico ma dell'economia e dell'immagine dell'intera città di Genova.
prec. | succ.
torna all'elenco degli editoriali