Editoriali

Skytram: sì o no? - 03/03/21


A distanza di anni e nonostante gli annunci delle varie Giunte che si sono susseguite alla guida della Città, nel 2021 la Valbisagno non possiede ancora un asse protetto, unica tra le vallate genovesi a non avere un tracciato su ferro in grado di garantire un efficace sistema di mobilità sostenibile.

Qualche mese fa si è appreso che il Comune di Genova ha valutato una proposta di project financing per la realizzazione di un sistema di trasporto rapido di massa da Brignole a Molassana che, per semplicità, è stato definito Skytram.

L’Associazione Metrogenova esprime alcune perplessità al suddetto progetto per le seguenti motivazioni:
1. si tratta di un sistema che, per quanto innovativo ed appartenente alla famiglia delle metropolitane automatiche, non ha nella specifica soluzione prevista applicazioni a livello mondiale. Il rischio per Genova è quello di essere utilizzata come “laboratorio” per questa tecnologia, e si tratterebbe di un’ulteriore tipologia per la nostra città che si aggiungerebbe a quelle esistenti;
2. nel progetto sarà presente una terza rotaia di alimentazione al fine di evitare l'installazione di una linea elettrica aerea; tuttavia i piloni della struttura raggiungeranno quasi i 10 metri di altezza, con la conseguenza di un impatto visivo ed ambientale decisamente significativo sull’intera vallata, caratterizzata già da notevoli problematiche di ordine urbanistico e idrogeologico;
3. la Valbisagno necessita di una soluzione risolutiva per le note criticità trasportistiche. Lo Skytram in sponda destra con sede protetta non rappresenterebbe la risposta prioritaria alla mobilità della vallata.

Nonostante le premesse di cui sopra e, considerato che l’Associazione persegue il compito statutario di promuovere e valorizzare le scelte trasportistiche in grado di garantire una mobilità sostenibile, qualora il Comune intendesse perseguire lo sviluppo del progetto Skytram, risulta opportuno porre all’attenzione alcune proposte al fine di rendere più performante questo nuovo sistema di trasporto:
1. dal momento che lo Skytram, nonostante l’altezza sopraelevata, svolgerà a tutti gli effetti le funzioni di una tipica metropolitana, con fermate però distanti mediamente 800 metri l’una dall’altra sarebbe opportuno valutare un aumento del loro numero, portandole almeno a 12. In tale maniera si garantirebbe all’utente che si trovasse ad una distanza intermedia tra due fermate di prediligere lo stesso Skytram, non dovendo effettuare a piedi diverse centinaia di metri potendo quindi preferire il mezzo privato. Con fermate create ad hoc verrebbe fornito un servizio più capillare ai quartieri più popolosi della Valbisagno, quali ad esempio Marassi e Quezzi servibili da piazza Carloforte.
2. la frequenza dovrà essere coerente con quanto atteso da una classica metropolitana, vale a dire non inferiore ai 3 minuti nelle ore di punta;
3. realizzazione di parcheggi di interscambio nei punti strategici, al fine di favorire il passaggio da parte dell’utente dal mezzo privato al mezzo pubblico;
4. prevedere un ribassamento quota della sopraelevata presso il capolinea a valle, per avere a Borgo Incrociati una soluzione complanare alla stazione della metropolitana di Brignole per accorciare le scale nelle stazioni migliorando interscambio ed accessibilità.

In ogni caso, tenuto conto che nei prossimi anni sono pianificati investimenti (estensioni della metropolitana verso Terralba, Rivarolo e Sampierdarena, impianto Erzelli, asse protetto in sponda sinistra Val Bisagno), ci auguriamo che questo nuovo progetto non faccia passare in secondo piano questi interventi di grande efficacia per la mobilità urbana e, oltretutto, da tempo attesi.


prec. | succ.
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