Impianti speciali
Altri ascensori
Genova è ricca di altri impianti speciali e quindi passiamo adesso ad una rapida analisi del sistema degli altri ascensori genovesi.
“Quando mi sarò deciso di andarci, in paradiso ci andrò con l’ascensore di Castelletto”: questi versi del poeta Giorgio Caproni descrivono l’ascensore di Castelletto Levante, che collega Piazza Portello con il Belvedere Montaldo, senza dubbio uno dei punti maggiormente panoramici della città. L’ascensore venne inaugurato nel 1909 e presenta un dislivello di 57 metri fra le due stazioni; le due cabine hanno entrambe capienza di 25 persone. La stazione superiore ha ampie vetrate in stile liberty che permettono una visione suggestiva della città e che la rendono al tempo stessa elegante e sontuosa, in linea con le facciate dei palazzi circostanti.
A poche decine di metri si trova l’ascensore di Castelletto Ponente, che collega Via G. Colombo con la sottostante … Galleria Garibaldi ! Eh si, avete letto bene, questo ascensore inaugurato anch’esso nel 1929 presenta l’uscita inferiore praticamente in mezzo alla galleria, anche se un attraversamento pedonale semaforico ed una seconda galleria pedonale lo mettono in collegamento con Piazza della Meridiana. Questo percorso, in contrapposizione con quello spettacolare dell’ascensore “gemello”, fa si che la gente lo definisca, suo malgrado, la “discesa all’inferno”. L’impianto presenta un dislivello di 61 metri fra le due stazioni, mentre le due cabine hanno entrambe la capienza di 27 persone e sono tuttora con gli interni in legno, in linea con lo stile degli ascensori dei palazzi signorili di inizio Novecento.
Un altro ascensore abbastanza noto ai genovesi è quello che collega Corso Magenta a Via Crocco e che tipicamente viene preso in “coppia” con la funicolare di Sant’Anna. Costruito da privati nel 1933, venne preso in gestione da AMT nel 1966; presenta un dislivello di 49 metri fra le due stazioni, mentre le due cabine hanno entrambe la capienza di 30 persone. Esiste una seconda uscita al livello inferiore che si affaccia su via Acquarone.
Sempre percorrendo circonvallazione a monte troviamo un altro impianto, quello che collega Corso Armellini alla soprastante Via Contardo. Costruito nel 1941 presenta un dislivello di 32 metri fra le due stazioni, mentre le due cabine hanno entrambe la capienza di 15 persone.
Tornando in pieno centro cittadino non possiamo non citare l’ascensore di Ponte Monumentale, che collega Via XX Settembre a Corso Podestà. Costruito nel 1959 è l’ascensore più breve della città, con i soli 23 metri di dislivello, ma è al tempo stesso uno dei più noti e frequentati, in quanto permette di raggiungere molti uffici in brevissimo tempo, nonché il vicino ospedale Galliera; le cabine hanno una capienza di 18 persone ciascuna.
Un altro ascensore particolare è quello che collega Via Borgo Incrociati con Via Imperia; la particolarità di questo impianto è quella di avere anche una fermata intermedia in Corso Montegrappa. Inaugurato nel 1954 presenta un dislivello di 34 metri fra la stazione inferiore e quella superiore, mentre le due cabine hanno la capienza rispettivamente di 12 e 10 persone.
Mancano all’appello ancora alcuni impianti genovesi.
In particolare, esistono due ascensori che si possono praticamente definire “condominiali” in quanto il loro percorso è posto quasi interamente all’interno di caseggiati pubblici; si tratta degli impianti di Via Montello e Via Col.
L’ascensore di Via Montello fu inaugurato nel 1959 e collega appunto Via Montello a Via Ponterotto; la stazione superiore è posta all’interno di un portone condominiale, mentre la stazione inferiore è collegata alla strada mediante un tunnel di pochi metri (in assoluto il più corto fra gli impianti genovesi). Il dislivello è di 43 metri e le due cabine hanno la capienza di 10 persone ciascuna.
L’ascensore di Via Col fu inaugurato, invece, nel 1963 e collega appunto Via Col alla soprastante Via Mura degli Angeli; stavolta sono entrambe le stazioni ad essere poste in un condominio (anche se con percorso indipendente e separato rispetto al palazzo stesso); la stazione inferiore si raggiunge entrando in un portone, mentre per raggiungere quella superiore bisogna attraversare una passerella che collega la strada all’edificio. Il dislivello è di 46 metri e le due cabine hanno la capienza di 10 persone ciascuna.
A questo lungo elenco, come ultimo arrivato in ordine di tempo dopo lunghi anni di solo mantenimento degli impianti esistenti, va aggiunto l'ascensore di Via Bari, inaugurato a dicembre 2010, che collega via Bari a via Centurione nel quartiere del Lagaccio, superando un dislivello di 12 metri.
Come si può leggere da queste pagine, Genova è veramente ricca di impianti speciali per il trasporto pubblico e se dovessimo aggiungere anche quelli privati il loro numero aumenterebbe ancora (ad esempio come non citare l’impianto inclinato che collega Via Ferrara a Via Marzabotto, quello che collega Via Faenza a Via Pomposa, entrambi nel quartiere di San Teodoro, oppure quello di Via Sant’Ugo poco sopra Principe o quello di Palmaro che collega Via Montanella a Via Novella).
In fase di studio ci sono ancora altri progetti di ascensori o impianti inclinati (Via Giaffa, Scalinata Montaldo, ecc.) ma non si ancora se e quando diventeranno operativi.
La nostra speranza è che le autorità cittadine puntino ancora su questo tipo di soluzioni, che oltre ad avere un basso impatto ambientale, permettono rapidi (anche se spesso brevi) spostamenti di migliaia di persone al giorno.
Per approfondire alcuni dettagli tecnici è dispobile il seguente documento da scaricare e/o consultare:
dati tecnici ascensori
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